Nell’ultimo pezzo che ho scritto per LudosAcademy, mi sono occupato di tutto ciò che, il giocatore (scarso) che è in me, vorrebbe ricevere da un dealer perfetto, o quasi.
Oggi passo dalla parte che mi è più congeniale e mi metto nei panni dell’osservatore dei comportamenti al tavolo da parte dei giocatori, azioni che ho notato in 14 anni di presenza nei Casinò.
Vediamo di scovare alcuni comportamenti che dovremmo risparmiarci per semplificare al massimo il lavoro degli operatori ai tavoli.
Evitiamo di fermare il gioco
Non è un delitto prendersi del tempo per le decisioni importanti, è giusto che ognuno di noi ci pensi prima di mettere a repentaglio il proprio torneo, o i propri soldi ad un tavolo di cash game.
Ma questo non vuol dire che la nostra lentezza debba fermare quello che è il flow del gioco.
Nel poker, come in tantissimi altri settori della nostra vita, il tempo è denaro e se sei un giocatore che si reputa bravo/esperto/superiore alla media, più mani giocherai e più accrescerà il tuo profitto al tavolo nel lungo periodo.
Se invece sei seduto per far perdere tempo a tutti, facci una cortesia, trovati una fidanzata, lei apprezzerà in tanti modi la tua lentezza.
Lo spostamento da un tavolo all’altro
I giocatori più forti sanno che la tableselection è una delle caratteristiche fondamentali per riuscire a ottenere delle buone sessioni, non è sbagliato chiedere al floorman di farci spostare al tavolo dove ci sono i giocatori meno forti.
L’importante è che non diventiate dei pazzi scatenati provetti Nureyev che sentono la necessità di rimbalzare dal tavolo 5 al tavolo 12, per poi perdere mezzo colpo e chiedere un nuovo trasferimento al tavolo 9.
Allo stesso tempo, quando state giocando un torneo, non lamentatevi se veniste spostati in breve tempo da un tavolo all’altro, magari per un paio di volte di seguito, sappiate che nessuno ce l’ha con voi
Al terzo spostamento, ne sono sicuro, il floorman capirà la situazione e aspetterà la mano successiva prima di pescarvi per l’ennesima volta…
Il cibo, il telefono, il massaggio…
Ci sono delle Case da Gioco, quasi tutte per la verità, che permettono l’uso del cellulare durante le mani in cui non siete impegnati.
La cosa, dopo un primo periodo in cui, parecchi anni fa, ci fu una specie di caccia alle streghe, oggi giorno è praticamente ovunque sdoganata.
La cortesia che vi viene chiesta, invece, è quella di evitare di mangiare, bere, farvi fare un massaggio contemporaneamente, magari al posto 1, dove il dealer potrebbe riscontrare delle difficoltà nel semplice atto di distribuire le carte. Sono sicuro che fare una alla volta ognuna di queste cose, vi renderà più simpatici ad avversari e operatori.
La parlantina
Ci sono giocatori che amano sedersi al tavolo per fare conoscenza, introdurre discorsi alternativi sul santo festeggiato in quel giorno, il meteo di Tblisi, le scarpe troppo strette comprate da Pittarello.
Non tutti sono interessati a questo tipo di informazioni, soprattutto se vi piace offrirle mentre altri due o tre giocatori stanno giocando un piatto, magari importante.
Il silenzio e il rispetto verso gli altri, hanno la capacità di ricoprirsi d’oro. Il tempo per una battuta lo si trova sempre.
Non bussate sul vetro dell’acquario
Il tuo tavolo è pieno di pesciolini belli scarsi e ti hanno appena scoppiato un river dove eri avanti al 5% a causa di una loro chiamata discretamente orrenda?
Non c’è bisogno di far notare loro che hanno fatto una roba inguardabile, congratulatevi con loro, sono quelli che domani, dopodomani, o tra un anno, se non vengono corretti durante questo periodo, vi daranno le migliori soddisfazioni.
Ci guadagnerete in fiato, concentrazione, calma e… soldini!